Da oltre vent’anni tessiamo una tela di relazioni e lavoriamo allo sviluppo di network con diverse realtà pubbliche e private, nazionali ed europee. Nel tempo sono nate importanti collaborazioni in risposta a bandi di finanziamento come FSE, FAMI, INTERREG, PON, ERASMUS e altri. Le progettazioni si realizzano all’interno di tutti in settori che vedono coinvolta la PA locale. Siamo a disposizione per lavorare con gli enti nella stesura di progetti di comune interesse.
Servizio Progettazione europea
Sviluppiamo progettazioni innovative a livello europeo
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Il progetto, della durata di 30 mesi di cui AnciLab è partner ha l’obiettivo di guidare la trasformazione verde con laboratori sperimentali per creare modelli/pratiche replicabili nel settore della cultura e della creatività, offrire nuove soluzioni per il miglioramento dell’offerta culturale e sperimentare nuove tecnologie nel campo della sostenibilità.
Il target dell’iniziativa è costituito da: dirigenti e operatori del settore Cultura/Creatività delle Pubbliche Amministrazioni locali, associazioni culturali, organizzazioni private e enti terzo settore nonché imprese culturali/creative.
Cooperation partnerships. Il progetto europeo di durata biennale di cui AnciLab è partner coinvolge 5 paesi europei: Italia, Germania, Polonia, Slovenia e Spagna.
Obiettivo dell’iniziativa è contribuire al miglioramento dei servizi di orientamento per i giovani in transizione dalla scuola al mondo del lavoro. AnciLab è responsabile sia dell’analisi quanti-qualitativa insieme all’Università di Bologna sia dello sviluppo di un toolkit rivolto ai professionisti dell’orientamento per comprendere e affrontare con competenza la salute emotiva e mentale dei giovani, identificare risorse e servizi pertinenti disponibili a livello locale, nazionale e internazionale.
Verrà inoltre attivata una campagna internazionale sui bisogni mentali ed emotivi dei giovani nella transizione dalla scuola al lavoro rivolta alla comunità scientifica, agli stakeholder pertinenti e al pubblico in generale.
Diventare adulti in un mondo incerto: questo l’oggetto di studio del progetto MAYBE. Il progetto, di durata triennale, è stato finanziato da Fondazione Cariplo ed è coordinato dall’Università degli Studi di Milano. Il team di ricerca universitario è affiancato da AnciLab per le attività di disseminazione e comunicazione rivolte ai policy maker. Attraverso un approccio multi-metodo che comprende analisi secondaria, survey con studenti, studi di caso e laboratori territoriali, MAYBE analizza la transizione all’età adulta in Lombardia. La ricerca è focalizzata sul ruolo dei valori nel processo di formazione delle preferenze circa l’uscita dalla casa dei genitori dei giovani, con una attenzione specifica all’interazione tra valori e contesto istituzionale.
È il progetto per l’istruzione degli adulti e l’apprendimento della lingua italiana per favorire l’integrazione degli stranieri residenti in Lombardia. è un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno con fondi FAMI Programmazione 2014-2020 con soggetto capofila Regione Lombardia e realizzato sul territorio in collaborazione con i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti e l’Ufficio Scolastico Regionale, che propone corsi per l’apprendimento della lingua italiana come strumento di integrazione sociale e culturale. La finalità del progetto è quella di favorire e supportare il processo di integrazione degli stranieri residenti nel territorio lombardo. Per facilitare la frequenza ai corsi, sono previsti servizi per la valorizzazione delle competenze e servizi di supporto all’erogazione dei corsi: Mediazione Linguistica Culturale e Baby sitting, servizi di supporto scolastico per adolescenti con mamme in formazione.
Lab’Impact è il Piano regionale di interventi realizzato nel territorio della Lombardia per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi e finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI 2014-2020). La finalità è quella di rafforzare e consolidare un sistema di governance multilivello, attraverso una partnership che vede Regione Lombardia come capofila e una rete di soggetti attuatori costituita da 35 Ambiti Territoriali, attuatori degli interventi a livello locale e a loro volta capofila delle reti territoriali. La realizzazione degli interventi è accompagnata da due ulteriori soggetti: Anci Lombardia e Fondazione ISMU. AnciLab ha partecipato al progetto con il distacco di personale.
Guarda i PDF:
- La mediazione interculturale
- I codici dei contratti del terzo settore
- Le reti locali e i cicli di programmazione
- Sviluppare e legittimare il Welfare di comunità con la valutazione
- Progettare attraverso il Service Design
- Gestire i progetti: Strumenti di programmazione, controllo e comunicazione
- Progettare e realizzare l’inclusione
Il progetto YSD vuole coinvolgere i giovani (16-21 anni) attraverso un percorso di educazione civica e di partecipazione, rafforzando le loro competenze e offrendo loro l’opportunità di sperimentare un reale coinvolgimento nel processo decisionale locale per ripensare le loro città e gli spazi pubblici a favore di edifici riqualificati e quartieri più resilienti. YSD segue i metodi del service design applicato al settore pubblico. In particolare, l’approccio prende ispirazione da un metodo sperimentale per l’innovazione sociale per aiutare i giovani con minori opportunità e NEET. YSD è un progetto finanziato dal programma “Erasmus+ – European Youth Together” e coinvolge 6 paesi: Italia, Grecia, Slovacchia, Polonia, Germania e Finlandia. In ogni paese, un’organizzazione giovanile partner di progetto è in contatto con un Comune, che è il sito locale per la sperimentazione delle attività di YSD.
Il progetto prevede lo sviluppo della capacità istituzionale delle amministrazioni comunali della Regione Lombardia, ha coinvolto AnciLab sul rafforzamento del welfare di comunità con particolare riferimento alla focalizzazione di temi di sviluppo organizzativo, dei rapporti istituzionali e delle soluzioni giuridiche coinvolte nello svolgimento di attività di co-programmazione e coprogettazione.
AnciLab ha partecipato al progetto con azioni di supporto nella gestione delle attività previste dalla convenzione di cooperazione tra il beneficiario capofila, il capofila svizzero e partner del progetto GOVERNA TI-VA ID 643893 all’interno del programma di cooperazione INTERREG V A “ITALIA – SVIZZERA 2014-2020” sottoscritta da Anci Lombardia in data 18 luglio 2019. Anci Lombardia ha richiesto il supporto di AnciLab quale sua società in house, in data 1 aprile ’20.
L’e-book sulla governance territoriale condensa i risultati di alcune attività svolte nell’ambito del progetto GovernaTI-VA “Rafforzamento della governance transfrontaliera attraverso lo sviluppo di competenze e modelli di governo locale”. Più precisamente si tratta del prodotto A3.3 del Work Package 3 “Analisi di Contesto”. GovernaTI-VA ha come capofila italiano il Comune di Varese e come capofila svizzero l’Università della Svizzera Italiana – USI; fanno inoltre parte del partenariato di progetto ANCI Lombardia per l’Italia e, per la Svizzera, la Sezione Enti Locali (SEL) del Dipartimento delle Istituzioni del Cantone Ticino e l’Associazione PPP di Lugano.
Scarica gli e-book del progetto GOVERNA TI-VA
Il progetto, finanziato da Erasmus +, propone fondamentalmente un modello di validazione e riconoscimento delle competenze non formali e informali che possa facilmente rivolgersi a un’ampia gamma di utenti finali, dai volontari agli studenti fino a tutti i cittadini con scopi e obiettivi diversi come lo sviluppo professionale e personale, l’employability, l’inclusione sociale, un accesso più semplice alle qualifiche e alla formazione, l’integrazione, la mobilità. Inoltre, la struttura operativa alla base del modello mira a supportare gli individui nello sviluppo di competenze chiave trasversali, ampiamente apprezzate e richieste nei vari contesti sociali, educativi e lavorativi.
A 17 anni dall’entrata in vigore del Decreto Letta, e a 6 anni dal DM 226/2011, sono state pubblicate le prime gare di affidamento del servizio di distribuzione gas. Il progetto Gas PlaNet nasce da un’esperienza già realizzata nel territorio lombardo, che ha visto ANCI Lombardia impegnata nell’affiancamento all’attività prodromica alla pubblicazione della gara di 7 ATeM, comprendenti 230 Comuni e una popolazione di 3.322.395 abitanti. Tale attività è culminata nella modellizzazione di una procedura per la gestione delle attività strumentali alla predisposizione della gara d’ambito: dall’avvio alla gestione del post gara. Gli enti cedenti intendono trasferire il modello agli enti del partenariato, affinché anche altre amministrazioni affrontino il tema con un approccio metodologico strutturato, giungendo alla messa a gara del servizio e garantendo ai Comuni gli interventi di estensione e ammodernamento della rete oltre che le entrate economiche derivanti dalla concessione. AnciLab ha partecipato con in personale in distacco.
Il progetto trae origine da un’esperienza di rete che coinvolge circa 650 Comuni in Lombardia. L’esperienza riguarda l’organizzazione di programmi di inserimento socio lavorativo utilizzando procedure standardizzate, semplificate, trasparenti ed efficaci coinvolgendo, presso le sedi comunali, persone disoccupate, inoccupate e studenti, in percorsi di cittadinanza attiva e formazione permanente. I Comuni sono partner fondamentali per la realizzazione della formazione on the job, concretamente predispongono il setting all’interno del quale si realizzano le esperienze finalizzate all’inserimento sociale e all’avvicinamento o riavvicinamento al mondo del lavoro. La trasformazione delle potenzialità di networking e co-progettazione tra più enti in servizi di qualità dipende dalla capacità degli enti coinvolti di sviluppare una relazione, le criticità cui si darà risposta si baseranno sul rafforzamento di: fiducia fra i partner; condivisione di regole e conoscenze; consonanza nei principi di sviluppo dei servizi, determinazione di orientamenti comuni relativamente all’offerta di politiche per il lavoro, promozione dello sviluppo della collaborazione e standardizzazione di procedure e documentazione.
Il progetto nasce dalla convergenza di esperienze maturate in questi anni da ReteComuni (network di amministrazioni, che coinvolge oltre 150 enti). Tale sistema di rete multilivello ha realizzato in questi anni progettualità capaci di ottenere riconoscimenti e risorse finanziarie necessarie allo sviluppo della buona pratica descritta. Un primo obiettivo è individuare ed attuare un modello organizzativo e tecnologico di sistema informativo integrato, collaborativo ed interoperabile, coerente con le linee strategiche definite da AgID ed in particolare con il “Piano triennale per l’informatica nella PA 2017 – 2019” recentemente approvato, oltre che conforme alle norme ed alle regole tecniche vigenti. Un secondo obiettivo è l’integrazione delle politiche per la legalità e la trasparenza con le strategie di digitalizzazione dei procedimenti della pubblica amministrazione. Ciò consente lo sviluppo di percorsi integrati che possono consentire la convergenza di tutte le azioni amministrative, assicurandone la piena sostenibilità. Un terzo obiettivo è l’aumento delle competenze attraverso la condivisione delle attività alla base della buona pratica di cui il progetto si prefigge il dispiegamento in altre realtà interessate ad attuare i percorsi già sperimentati dagli enti cedenti.
L’obiettivo del progetto è quello di estendere agli Enti riusanti il modello tecnologico-organizzativo di gestione dei servizi sociali comunali, realizzato dalle Amministrazioni Cedenti e operativo nel contesto della Regione Umbria e presso un centinaio di Comuni lombardi. La buona pratica risulta particolarmente efficace nel migliorare la capacità di programmazione degli interventi di welfare territoriale, favorendo da un lato la riduzione dei costi di gestione e l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse per la PA, dall’altro, l’incremento della qualità del servizio a favore del cittadino. Le attività progettuali prevedono la definizione del modello SIGeSS presso il Lazio e il dispiegamento in 15 municipi, nella direzione di Roma Capitale e nell’ambito di zona di Lecce (10 Comuni). Il modello sarà conforme ai PRA delle due regioni e andrà ad integrarsi con i sistemi sanitari regionali per gli adempimenti di programmazione sociale. AnciLab ha partecipato con in personale in distacco.
Il progetto ATTIV@BILI si propone di attuare uno reale scenario di innovazione sociale in ottica di smart cities and communities, ideando e sperimentando modelli e strumenti, organizzativi e ICT, di supporto che traducano in processi digitali la gestione dell’intero ciclo di assistenza di una persona fragile che necessita nel tempo di servizi assistenziali, sociali, sanitari e, in genere, di sostegno in strutture a differente intensità assistenziale e a domicilio. Il progetto si propone di studiare e di realizzare un nuovo modello di piattaforma distribuita di servizi, ispirata al paradigma dell’hybrid cloud, per dare accesso in maniera sicura ai dati della PA e per consentire di realizzare nuove applicazioni per gli operatori della PA e per i soggetti che con essa collaborano e interagiscono.
- AREA 1: interventi finalizzati all’analisi di modelli organizzativi di gestione dei servizi derivanti dal monitoraggio delle buone prassi, e più in generale delle attività, sperimentate fino ad oggi negli Enti locali lombardi.
- AREA 2: interventi finalizzati ad informare le famiglie, ad orientare il personale dedicato, a sostenere l’aggiornamento degli operatori degli uffici di piano e a diffondere sistemi di governance per gli amministratori locali sulle tematiche inerenti all’organizzazione di servizi di assistenza familiare.
Il progetto prevede la realizzazione di un sistema di messa in rete di banche dati per una migliore gestione del territorio comunale, per favorire il processo di decentramento, federalismo e di lotta all’evasione. (capofila Comune di Milano)
Il progetto è finalizzato allo sviluppo di azioni di coordinamento ed integrazione degli interventi per l’integrazione scolastica degli alunni disabili in risposta al dispositivo “Realizzazione di azioni di sistema nel settore dell’istruzione e formazione per l’utilizzo delle risorse del Fondo Nazionale Politiche Sociali di cui alla D.G.R. 215 del 27.05.2005.
Lo sviluppo di una governance locale che sia di reale sostegno al miglioramento economico e sociale di un territorio, implica che l’azione autonoma dei soggetti istituzionali coinvolti sia orientata alla definizione e attuazione di efficaci politiche condivise. La costruzione di reti istituzionali fondate su regole concordate e dinamiche in grado di contemperare interessi divergenti, gestendo adeguatamente i conflitti e attivando la partecipazione di cittadini e associazioni, rappresenta una condizione necessaria per rispondere alle sfide imposte dai disegni di realizzazione del decentramento e federalismo che hanno caratterizzato i recenti cambiamenti costituzionali e legislativi.
- AZIONE 171108 Diffusione di competenze di information e communication technology di base
- AZIONE 171109 – Uso specialistico di Software d’ambiente o d’automazione d’ufficio
- 2003 Progetto formativo relativo ai temi di gestione e sviluppo dello Sportello Unico per le Imprese
- 2003 – Strumenti informativi per la gestione delle entrate negli Enti Locali – Master finanziato dal FSE, organizzato con Università dell’Insubria
- 2003 – Strumenti e metodi di comunicazione per la società dell’informazione – Master finanziato dal FSE, organizzato con Università dell’Insubria
- 2003 – Progettazione e gestione di Sportelli Telematici per la P.A. (Sportello Unico per le Attività Produttive) – Master finanziato dal FSE, organizzato con Università dell’Insubria
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